editoriale 02 APRILE 2023 - PRIMAVERA RUN (by GIANNI)
Editoriale “Primavera Run”
Scrivere di cose importanti è oltremodo difficile e non fa per me, poi inoltre non sai mai per chi sono importanti e se poi lo sono veramente e allora scrivi per gioco di qualcosa di effimero… Ma non so se poi è veramente effimero, di qualcosa di superficiale allora… Ma siamo poi sicuri che sia davvero superficiale? Va bè non farla lunga, dice “LUI” e scrivi di quel tuo/vostro giochino che chiamateeee… com’è che lo chiamate??? Ah! Chapter.
-Cos’è, quanto conta per te e per gli altri, cosa fate, cosa vi raccontate, dove andate, poi ah le patch, il giacchino i colori… Insomma fammi capire!!!
-Rispondere esaurientemente a tutte queste curiosità e domande ci vorrebbe qualche giorno, però se ti sforzi un po’ e segui il mio delirio, provo a racchiudere tutto in un giro o run per gli anglofoni il “PRIMAVERA RUN”
-Il Chapter è quel contenitore che ha un direttivo, degli officers che non farebbero nulla senza i soci e dei soci che non farebbero nulla senza il direttivo e gli officers e tutti insieme non farebbero nulla senza il Dealer e questo contenitore serve per sbattere e amalgamare bene tutti gli ingredienti fino a creare una pastella che ti avvolge e allo stesso tempo ti appartiene.
Ti da forza il Chapter, al punto che se la domenica hai organizzato il Primavera run, non a tre chilometri da Correggio, ma sul lago d’Iseo (tre ore di moto) e per caso dovesse piovere a dirotto, non arrivi al ritrovo all’ultimo minuto, ma mezz’ora prima e stai lì come se fossi al bar a far due chiacchiere sotto l’acqua battente... Ti da’ forza il Chapter, al punto che con quel tempo infame su 82 soci iscritti al run, 71 fanno segnare la loro presenza.
-Cosa ci raccontiamo... Credimi quando ti dico che alla sosta aperitivo (la chiamiamo così perché “sosta cesso” non sarebbe elegante), quando ormai la pioggia ci ha abbandonati, ce ne siamo raccontate tante ma talmente tante e soprattutto in un modo così appassionato che qualcuno si dimentica anche delle cose essenziali, per esempio, per dirne una, l’idea di fare il pieno alla sua Harley non lo sfiora nemmeno, fino a che una volta ripartiti… Beatamente opss… Rimane a secco (Va beh dai può capitare, l’euforia della prima volta, tanta gente da salutare, tante piccole cose da condividere ma siamo sicuri che l’inghippo non si ripeterà…).
Ormai baciati dal sole proseguiamo il nostro tranquillo viaggetto alla volta del lago, il tempo passa senza che te ne accorgi, solamente lo stomaco ti segna l’ora giusta e per quell’ora puntuali arriviamo, parcheggiamo le nostre belle e sporche moto in piazza a disposizione di qualche curioso e appassionato e ci accomodiamo coi piedi sotto il tavolo.
Se respiri bene l’atmosfera di queste nostre tavolate, ti accorgi che c’è una sorta di fremito che pervade alcuni dei soci, ti sembra di cogliere aspettative, voglia… Si spera.
Si proprio così, si spera, perché oggi, come scritto sul post del run “ci sarà qualche prescritto che non sarà più tale e qualche socio che non sarà più nudo ma sarà un socio col giacchino”.
Il momento arriva, il direttore, scusate “Director” ad uno ad uno chiama i “prescelti”, foto di rito col fatidico giacchino e un po’ di colori (senza esagerare, i colori vanno stesi con parsimonia) ringraziamenti sorrisi e… Un po’ di commozione sul volto di qualcuno.
Ogni anno mi meraviglia questa cosa, mi meraviglia il pensare che persone adulte possano emozionarsi nel ricevere un riconoscimento che ti dice… “bravo sei capace di divertirti assieme a noi, benvenuto”.
Ti dà forza il Chapter…
Ieri, oggi, domani una passione senza tempo.
Grazie Emilia Road Chapter
Gianni